Durante l'attacco aerosilurante inglese a Taranto, la Vittorio Veneto fu fatta oggetto del lancio di un siluro, che tuttavia esplose prima di colpire la nave. Il 29 settembre l'unità prese parte all'operazione MB 5.
La corazzata sotto il comando del capitano di vascello Giuseppe Sparzani dovette attendere sino alla battaglia di Capo Teulada per poter sperimentare i propri pezzi in combattimento: in quell'occasione la Vittorio Veneto fu la nave di bandiera dell'ammiraglio Inigo Campioni, comandante della I Squadra Navale.
Nel corso della battaglia la nave sparò in tutto 19 colpi da 381 con la torre poppiera, in sette salve, ad una distanza compresa fra i 29.000 ed i 32.000 metri, inducendo uno squadrone di sette incrociatori britannici ad accostare per portarsi fuori tiro.
Durante l'attacco aerosilurante inglese a Taranto, la Vittorio Veneto fu fatta oggetto del lancio di un siluro, che tuttavia esplose prima di colpire la nave. Il 29 settembre l'unità prese parte all'operazione MB 5.
La corazzata sotto il comando del capitano di vascello Giuseppe Sparzani dovette attendere sino alla battaglia di Capo Teulada per poter sperimentare i propri pezzi in combattimento: in quell'occasione la Vittorio Veneto fu la nave di bandiera dell'ammiraglio Inigo Campioni, comandante della I Squadra Navale.
Nel corso della battaglia la nave sparò in tutto 19 colpi da 381 con la torre poppiera, in sette salve, ad una distanza compresa fra i 29.000 ed i 32.000 metri, inducendo uno squadrone di sette incrociatori britannici ad accostare per portarsi fuori tiro.
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