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Enrico Montalbetti

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Enrico Montalbetti

Birth
Venice, Città Metropolitana di Venezia, Veneto, Italy
Death
31 Jan 1943 (aged 54)
Anna, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Calabria, Italy
Burial
Reggio Calabria, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Calabria, Italy GPS-Latitude: 38.1056, Longitude: 15.6419
Plot
È sepolto nella navata sinistra del Duomo di Reggio Calabria.
Memorial ID
View Source
Monsignore Enrico Montalbetti

Nasce a Venezia il 21 settembre 1888 dal milanese Emilio e da Carolina Portmann, originaria della Svizzera tedesca. Dopo aver iniziato gli studi a Varese, entra, a 12 anni, nel Seminario di San Pietro Martire per i corsi ginnasiali, poi in quello di Monza per il liceo, e nel Seminario Maggiore a Milano per gli studi in teologia.
Il cardinale arcivescovo Andrea Carlo Ferrari lo ordina sacerdote il 10 giugno 1911 e, nel settembre successivo, consegue la laurea in Teologia.
L'anno seguente diventa direttore spirituale del Collegio Arcivescovile De Amicis di Cantù dove rimane per diciotto anni.
Nel 1930 il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster lo nomina pro-cancelliere per l'Ufficio matrimoni della curia arcivescovile di Milano e, tre anni dopo, direttore dell'Ufficio catechistico diocesano, assistente della FUCI e canonico onorario della basilica di Sant'Ambrogio.
Dal 1930 al 1935 è anche direttore spirituale dell'Istituto "Gonzaga" di Milano, retto dai Fratelli delle Scuole Cristiane, e, nel 1935, è tra i fondatori, con il salesiano don Antonio Cojazzi e mons. Norberto Perini, poi arcivescovo di Fermo, della rivista "Catechesi".
Il 5 maggio 1935 è eletto arcivescovo titolare di Derco e coadiutore con diritto di successione dell'arcivescovo di Trento Celestino Endrici.
Il 26 giugno successivo raggiunge Trento, dopo essere stato consacrato, nel Duomo di Milano, il 9 dello stesso mese, dal cardinale Schuster, avendo per co-consacranti Pietro Mozzanica, vescovo titolare di Sela ed ausiliare di Milano, ed il comboniano Antonio Stoppani, vescovo titolare di Stratonicea di Caria, già vicario apostolico di Bahr el-Ghazal in Sudan.
Il 9 giugno 1938 viene trasferito, quale arcivescovo metropolita, all'arcidiocesi di Reggio Calabria, al posto di mons. Carmelo Pujia, deceduto nell'agosto precedente.
Il 12 marzo 1941 viene nominato anche vescovo di Bova, in sostituzione del salesiano Giuseppe Cognata.
Si distingue per l'essere un vescovo vicino alla città ed ai suoi problemi, attento ai bisogni della comunità ecclesiale, né pavido di muovere critiche all'autorità fascista quando necessario, né restio, durante la Seconda guerra mondiale, ad accorrere dove vi sia bisogno della sua presenza.
A soli 54 anni, alle ore 20:10 del 31 gennaio 1943, mentre si trova ospite della villa dei marchesi Ramirez ad Annà di Melito di Porto Salvo, dove si è recato in visita pastorale, rimane vittima, assieme ad altre dieci persone, del mitragliamento da parte di un caccia bombardiere inglese, che fa la spola fra la costa calabrese e la dirimpettaia Messina.

È sepolto nella navata sinistra del Duomo di Reggio Calabria.

Attualmente è in corso la fase diocesana della causa di beatificazione: il 28 febbraio 2013, sotto la presidenza dell'allora arcivescovo Vittorio Mondello, il Consiglio presbiterale dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ha deliberato all'unanimità di proseguire con la causa di beatificazione.
Monsignore Enrico Montalbetti

Nasce a Venezia il 21 settembre 1888 dal milanese Emilio e da Carolina Portmann, originaria della Svizzera tedesca. Dopo aver iniziato gli studi a Varese, entra, a 12 anni, nel Seminario di San Pietro Martire per i corsi ginnasiali, poi in quello di Monza per il liceo, e nel Seminario Maggiore a Milano per gli studi in teologia.
Il cardinale arcivescovo Andrea Carlo Ferrari lo ordina sacerdote il 10 giugno 1911 e, nel settembre successivo, consegue la laurea in Teologia.
L'anno seguente diventa direttore spirituale del Collegio Arcivescovile De Amicis di Cantù dove rimane per diciotto anni.
Nel 1930 il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster lo nomina pro-cancelliere per l'Ufficio matrimoni della curia arcivescovile di Milano e, tre anni dopo, direttore dell'Ufficio catechistico diocesano, assistente della FUCI e canonico onorario della basilica di Sant'Ambrogio.
Dal 1930 al 1935 è anche direttore spirituale dell'Istituto "Gonzaga" di Milano, retto dai Fratelli delle Scuole Cristiane, e, nel 1935, è tra i fondatori, con il salesiano don Antonio Cojazzi e mons. Norberto Perini, poi arcivescovo di Fermo, della rivista "Catechesi".
Il 5 maggio 1935 è eletto arcivescovo titolare di Derco e coadiutore con diritto di successione dell'arcivescovo di Trento Celestino Endrici.
Il 26 giugno successivo raggiunge Trento, dopo essere stato consacrato, nel Duomo di Milano, il 9 dello stesso mese, dal cardinale Schuster, avendo per co-consacranti Pietro Mozzanica, vescovo titolare di Sela ed ausiliare di Milano, ed il comboniano Antonio Stoppani, vescovo titolare di Stratonicea di Caria, già vicario apostolico di Bahr el-Ghazal in Sudan.
Il 9 giugno 1938 viene trasferito, quale arcivescovo metropolita, all'arcidiocesi di Reggio Calabria, al posto di mons. Carmelo Pujia, deceduto nell'agosto precedente.
Il 12 marzo 1941 viene nominato anche vescovo di Bova, in sostituzione del salesiano Giuseppe Cognata.
Si distingue per l'essere un vescovo vicino alla città ed ai suoi problemi, attento ai bisogni della comunità ecclesiale, né pavido di muovere critiche all'autorità fascista quando necessario, né restio, durante la Seconda guerra mondiale, ad accorrere dove vi sia bisogno della sua presenza.
A soli 54 anni, alle ore 20:10 del 31 gennaio 1943, mentre si trova ospite della villa dei marchesi Ramirez ad Annà di Melito di Porto Salvo, dove si è recato in visita pastorale, rimane vittima, assieme ad altre dieci persone, del mitragliamento da parte di un caccia bombardiere inglese, che fa la spola fra la costa calabrese e la dirimpettaia Messina.

È sepolto nella navata sinistra del Duomo di Reggio Calabria.

Attualmente è in corso la fase diocesana della causa di beatificazione: il 28 febbraio 2013, sotto la presidenza dell'allora arcivescovo Vittorio Mondello, il Consiglio presbiterale dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ha deliberato all'unanimità di proseguire con la causa di beatificazione.

Inscription

HIC IACENT EXSUVIAE
HENRICI MONTALBETTI
RHEGINORUM JULIENSIUM PONTIFICIS
PII SOLLERTI DOCTIQUE PASTORIE QUI RURI VULGO ANNA’ APUD MELITENSES P.ater S.acrorum
DUM SACRAM VISITATIONEM PERAGERET
IN AERIO SAEVORUM HOSTIUM INCURSU
INGENTIS PYROBOLI EXPLOSIONE
PRIDIE KAL. FEBR. AN. MCMXLIII INFANDUM IN MODUM HEUS FUIT PEREMPTUS
O BONE JESU REDEMPTOR
SIT APUD TE HAEC TAM NOBILIS VICTIMA
TOTIUS ARCHIDIAECESIS EXPIATIO NOXARUM
IN OMNIUM SALUTEM
PERFUGIUM TOTUM AC MUNIMEN
TUQUE PATER SANCTE
EFFUSO PIACULARI SANGUINE PURPURATUS
VIVAS IN AETERNUM BEATUS IN CHRISTO. AVE. „

(Qui giacciono le spoglie di Enrico Montalbetti, Arcivescovo dei Reggini Iuliensi, pastore pio, solerte e dotto, che, mentre, pastore di riti sacri, compiva una santa visita alla gente nella campagna di Annà presso i Melitensi, il 31 Gennaio 1943 fu ucciso in modo ohimè orribile, durante un’incursione aerea dei feroci nemici, per l’esplosione di una grossa bomba. O buon Gesù Redentore, sia presso di Te questa così nobile vittima come espiazione delle colpe di tutta l’Arcidiocesi e totale rifugio e baluardo per la salvezza di tutti, e tu, o Padre Santo, vestito di porpora per il sangue espiatorio versato, possa vivere in eterno beato in Cristo. Ave)

Gravesite Details

Monumento funerario di Mons. Enrico Montalbetti :
Opera dello scultore Alessandro Monteleone di Taurianova (RC).
Eretto nel 1949, è collocato nella navata sinistra, in corrispondenza del transetto centrale.


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